Lettera al Direttore di AVVENIRE – sabato 30 gennaio 2016
Gentile direttore, si può dire che non c’è bisogno di essere credenti per essere contrari alla maternità surrogata? Posso dire che anch’io, atea, femminista e comunista libertaria, sono fieramente contraria al mercato di gameti ed embrioni delocalizzati in qualche utero affittato?
Il fatto che il linguaggio usato per indicare queste pratiche parli di amore insopprimibile per i bambini, di ‘famiglie arcobaleno’ armoniose e prive di problemi, di donne altruiste che, per pura generosità, mettono a disposizione di chi lo voglia il loro corpo fecondo, non fa che confermare l’uso ideologico e strumentale del linguaggio. Invece di dire il mondo e di rappresentarlo, lo lava, lo sbianca, lo nasconde nella sua cruda complessità per portare acqua al mulino del nuovo conformismo.
Non si deve parlare dei bombardamenti ormonali che devastano il corpo delle donatrici, costrette a donare fino a quaranta ovociti per volta, in anestesia generale; né tantomeno delle tariffe delle madri surrogate, ben differenziate fra Paesi ricchi e Paesi poveri: bastano 40.000 euro per un utero ucraino, ma se si desidera un utero americano il prezzo lievita fino a 120.000 dollari. Per chi vuole il low-cost c’è sempre l’India o il Bangladesh, che si offrono a prezzi stracciati…
… Si pretende dallo Stato la cancellazione ufficiale nei documenti di identità dei soggetti che hanno contribuito alla generazione. Si cancella dalla scena del concepimento l’altro da sé, la differenza sessuale, rivendicando come diritto di uguaglianza l’attestazione in un atto pubblico di un falso: non si nasce da due uomini come non si nasce da due donne. Duro da accettare ma è così. Ma lo scoglio più arduo da superare è tuttavia un altro. Riguarda il nascituro…
… A quel bambino che chiederà da grande “da dove viene” si potrà raccontare una bugia o semplicemente omettere la verità, ma lo si priverà di un diritto fondamentale, quello di conoscere la sua radice storica, spezzando così il filo che lo lega alle varie generazioni, dalle quali, magari, potrebbe prendere le distanze se ne avesse conoscenza…
Luciana Piddiu
…meglio leggere la lettera integrale alla pagina web:
… per pura documentazione… va da sé che ciascuno si forma una propria opinione.