Tutti là siamo nati

 

Martedì 1 ottobre le parrocchie di Milano si sono ritrovate per una breve veglia
itinerante che, dalla Basilica di Sant’Ambrogio fino al Castello Sforzesco, ha
accompagnato l’apertura del mese missionario straordinario indetto da papa
Francesco con il motto “Battezzati e inviati”.
La veglia , dal titolo «Tutti là siamo nati» , è partita dal fonte battesimale della
basilica con il gesto significativo del rinnovo delle promesse del battesimo e ha
percorso alcune vie del centro, scandita dalla lettura di brani del Vangelo e canti in
lingua africana e portoghese .
Il corteo di persone, attraverso la preghiera e la musica, ha reso visibile la propria
fede per le strade di una città distratta; ha incrociato sguardi e passi di persone
poco incuriosite dal passaggio a tratti silenzioso di quella breve processione.
Monsignor Azzimonti, nell' omelia che ha preceduto la veglia , ha però sottolineato l'
importanza di attraversare le strade della città e vivere gesti simbolici che, anche se
vissuti da poche persone, testimoniano la fede, come chiesa.
La veglia si è conclusa al Castello Sforzesco, dove la "preghiera del missionario" è
stata recitata tenendo la mano sulla spalla della persona che si aveva accanto,
magari mai incontrata prima di allora. In un clima amichevole , questo gesto
simbolico del mandato a seguire il Vangelo, ha sottolineato l' importanza di
accompagnare ed essere accompagnati nella fede.
La veglia ci ha permesso così di trascorrere una serata di preghiera un po' diversa
in città, fuori dai confini della nostra parrocchia, stimolo a rispondere alle proposte di
questo mese missionario straordinario e a sentirsi parte della chiesa che cammina
insieme.