Un Contributo per il Bene Comune

Come preti dell’Unità Pastorale Forlanini desideriamo proporti, in occasione delle ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2016, la lettura di questo testo, scritto da Associazioni, Gruppi e Movimenti ecclesiali della nostra Diocesi di Milano. Ci sembra uno spunto importante a partire dal quale confrontarti, come credente, con l’appuntamento delle amministrative, individuando persone e programmi che non siano estranei ai punti evidenziati in questo contribdto. Il tuo impegno concreta come cittadino e come elettore votante, attento al bene comune anziché ad interessi lobbistici o “di bottega’, è importante. Soprattutto in una città come Milano, sempre più bisognosa di persone sagge e di cittadini che aspirino al ver bene dell’uomo.

UN CONTRIBUTO PER IL BENE COMUNE DELLA CITTA’

Le Associazioni, i Gruppi e i Movimenti Ecclesiali della Diocesi Ambrosiana che fanno parte di un Coordinamento impegnato da anni nel confronto e nel dialogo propongono alcuni spunti dl lavoro condivisi sulla città e sull’impegno politico del cittadini, sollecitati anche dalla nota del Consiglio Episcopale Milanese. Ci accomuna la ricchezza di un’esperienza cristiana che assume forme ed espressioni anche molto diverse nelle realtà che rappresentiamo: é un patrimonio che ci aiuta a superare ogni particolarismo richiamandoci ad una generosa dedizione per la società civile, per ll territorio nel quale conviviamo, per la terra che è di tutti noi. Queste note accennano temi e questioni che ci piacerebbe continuare ad approfondire insieme e condividere in incontri pubblici con i candidati delle prossime elezioni e i molti cittadini sensibili.

PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI E DEI SOGGETTI SOCIALI

Alla coscienza di ciascuno richiamiamo con forza II valore della partecipazione e della responsabilità di spendersi per ii bene comune, aiutandosi reciprocamente a recuperare fiducia nella possibilità di influire sulle scelte politiche collettive. Significa andare a votare, informarsi e documentarsi sulle questioni più rilevanti, fino alla disponibilità dell’Impegno personale. Come cittadini non vogliamo limitarci a rivolgere istanze ai politici, ma confrontarci costantemente per elaborare, a partire da esperienze reali, Idee condivise che trovino ascolto e che siano criteri utili per chi legifera e governa. Nel paese e nelle singole città abbiamo molta strada da fare per trasformare in dialogo costruttivo il confronto aspro e sterile della politica, che spesso sfocia In scontro permanente. Sappiamo di poter promuovere dal basso esempi di confronto che portino all’incontro, perchè “Il modo miglioreper dialogare non è quello di parlare e discutere, ma quello di fare qualcosa insieme”.
Chiediamo ai politici di leggere e ascoltare con attenzione i nuovi e vecchi soggetti sociali, cioè le molte recita aggregate attorno a differenti interessi e sensibilità che spesso svelano capacità di coinvolgimento e intraprendenza: centri culturali, opere assistenziali e di solidarietà, società di mutuo soccorsi, associazioni sportive e ricreative, gruppi di custodia dell’ambiente. Essi rilevano bisogni e costruiscono risposte collettive importanti, spesso decisive. Sarebbe un grave errore non ritenerli veri soggetti politici, in una logica di reale sussidiarietà. Chiediamo anche a tali soggetti di agire con una forte vocazione pubblica, di proporsi nel dialogo coni politici della città, di frequentare in modo partedpativo e non solo formale i molti tavoli di confronto, superando l’atteggiamento autoreferenziale e costituendo dawero reti di intesa e lavoro comune.

CITTÀ PLURALE E INCLUSIVA

In questa ottica ripensiamo alle diverse città del territorio diocesano nelle quali saranno a breve eletti i sindaci e i consigli comunali. Dalle più piccole alla grande Milano sarà ovunque necessario lavorare per una città plurale e inclusiva, ormai processo inarrestabile.
Riteniamo che sia da valorizzare ogni politica anti-ghetto, a favore di una capacità diffusa di inclusione e accoglienza nel solco della tradizione ambrosiana. Tale capacità è frutto dell’impegno di tutti i cittadini e non solo dei politici, anzi è necessario che questi ultimi non ostacolino e valorizzino le esperienze positive che nascono dai soggetti della società civile, in una logica di convivenza solidale. Una città matura crea le migliori condizioni perché l’inserimento degli immigrati awenga con efficacia e legalità. Urgono serie politiche di coinvolgimento dei profughi che rischiano di attendere per anni il riconoscimento dell’asilo e nel frattempo si ritrovano bloccati In ogni percorso di vita, aumentando il rischio di emarginazione sociale. Un’attenzione particolare va posta alle periferie delle nostre città, a rischio di diventare luoghi di esclusione. Esse meritano cura e bellezza, spazi ludid e culturali per anziani e bambini, pulizia delle strade, presenza dl vigili di quartiere, competenza di custodi sociali. Auspichiamo una lotta capillare al gioco d’azzardo, che sta diventando una vera piaga sociale, anche sostenendo i bar no slot-machine.

CULTURA ED EDUCAZIONE

Ci stanno a cuore cultura ed educazione, ambiti fondamentali per immaginare prospettive di cambiamento e ridestare la persona a un interesse per la vita comune e la cosa pubblica. Mettiamo a disposizione le tante esperienze che le nostre aggregazioni promuovono a favore dell’educazione dei ragazzi e dei giovani. In una virtuosa collaborazione tra pubblico e privato, la libertà di educare deve potersi esprimere nelle forme diverse e plurali che le scuole e le molte agenzie educative delle nostre città rappresentano. I processi culturali e formativi a tutti i livelli devono includere la legalità e la giustizia come temi necessari, con molte ricadute concrete che sollecitino i singoli a sentirsi chiamati in causa direttamente per la costruzione di città giuste e vivibili. Un esempio significativo è il tema del cibo affrontato come riduzione degli sprechi e valorizzazione di filiere produttive controllabili che tengano conto di logiche di sobrietà e di stili di vita compatibili con l’ecologia e la condivisione. La libertà di educazione favorisce ed è favorita dalla libertà religiosa, un valore imprescindibile per la città contemporanea. Occorre perciò promuovere condizioni concrete perché le diverse religioni siano praticate e rispettate, anche nella loro espressione pubblica come ad esempio la costruzione di luoghi di culto.

SOLIDARIETÀ, FAMIGLIA E LAVORO

Richiamiamo le scelte che riguardano welfare e solidarietà, pensando a quanto l’attenzione per i più poveri e i più fragili della società civile accomuni molte indicazioni formative ed esperienze delle realtà che rappresentiamo e sia fondamentale per capire e far crescere l’intera città.
Va riconosciuta la famiglia come motore della solidarietà più prossima, vero ammortizzatore sociale nella crisi economica, insieme baluardo ed elemento sotto attacco nella crisi antropologica che stiamo vivendo. Non sono più procrastinabili politiche che favoriscano realmente la costituzione e lo sviluppo di un nucleo famigliare, come in vigore da tempo in molte città e nazioni europee: quoziente famigliare per stabilire Imposte e tariffe locali, politiche di conciliazione famiglia-lavoro, sostegno alla libera scelta della scuola per i propri figli, assistenza agevolata agli anziani, carta-famiglia per il sostegno ai consumi.
Puntiamo a scelte che promuovano il lavoro dei giovani e lo spirito di Iniziativa che crea nuova occupazione, In un’area così ricca di università e ricerca da una parte e di tradizione Imprenditoriale dall’altra, adottando forme di agevolazione molto concrete e già sperimentate: pensiamo ad esempio a politiche di attrattività di imprese e di start-up innovative che riqualifichino aree urbane dismesse. Rileviamo la crescente necessità di promuovere condizioni abitative a basso costo e politiche di housing sociale unite ad azioni di contrasto del degrado delle periferie, dando impulso alla collaborazione tra pubblico e privato.

MILANO E CITTÀ METROPOLITANA

Per quanto riguarda Milano, pensiamo sia lecito ambire a che il nostro capoluogo riesca a distinguersi tra le migliori città per la qualità della vita. In essa vanno potenziati funzioni e visibilità dei “municipi’, in nome di un reale e non burocratico decentramento, perché siano valorizzate le relazioni più prossime che si generano tra gli abitanti dei quartieri e favorita la partecipazione dal basso alla politica come forma di servizio. Il Comune si deve pensare come sintesi in una città composita con esigenze complesse, che ogni giorno quasi raddoppia di numero perché raggiunta da studenti, lavoratori e turisti. Con realismo e determinazione Milano può leggere i dati sulla sicurezza che la classificano tra le città dove furti e reati violenti sono significativamente diminuiti, ma dove la corruzione e il radicamento mafioso hanno bisogno di essere duramente combattuti, senza titubanze. Milano ha tutte le possibilità per costruire una città metropolitana che non sia solo esigenza amministrativa ma il traino dello sviluppo culturale, economico e urbanistico del paese, sfruttando il dopo-Expo per collocarsi a pieno titolo tra le città europee più attrattive, interrogandosi sui nuovi e pluriformi scenari culturali ed economici globali, in cui non reggono più vecchi schemi ideologici e soluzioni preconfezionate. Milano può essere una città metropolitana Inquieta, curiosa, intraprendente e solidale.

INSIEME PER LA CASA COMUNE

La prospettiva globale ed indusiva di Papa Francesco ci permette di concludere con una nota sintetica che ben esprime la visione di città che condividiamo e che tutti in prima linea ci impegniamo a promuovere: “Non tutti sono chiamati a lavorare in maniera diretta nella politica, ma in seno alla società fiorisce una innumerevole varietà di associazioni che intervengono a favore del bene comune, difendendo l’ambiente naturale e urbano. (…) Intorno a loro si sviluppano o si recuperano legami e sorge un nuovo tessuto sociale locale. Cosi una comunita si libera dall’indifferenza consumistica. Questo vuoi dire anche coltivare un’identità comune, una storia che si conserva e si trasmette. in tal modo ci si prende cura del mondo e della qualità della vita dei più poveri, con un senso di solidarietà che è allo stesso tempo consapevolezza di abitare una casa comune”.

Milano, 3 maggio 2016

Il Coordinamento delle Associazioni, dei Gruppi e dei Movimenti Ecclesiali della Diocesi di Milano di cui fanno parte rappresentanti di: ACLI MI-MB, AGESCI – Zona Milano, Alleanza Cattolica, Apostolato della preghiera, Azione Cattolica, Cellule per FEvangerazazione, Comunione e Liberazione, Comunità di Santrgidio, CVX-LMS (Comunità dl vita cristiana e Lega missionaria studenti), Legio Maria& Movimento Apostolico, Movimento dei Focolari, Regnum Christi, Rinascita Cristiana, Rinnovamento nello Spirito.